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Stiamo finalmente assistendo a qualche progresso nelle normative spagnole sulla protezione degli animali. È stato presentato un progetto di legge che stabilisce le norme di base per il commercio e la proprietà responsabili di cani e gatti. Questa modifica delle normative ha lo scopo di garantire il benessere degli animali nei cani e nei gatti da compagnia. Attualmente, solo le Comunità Autonome di Catalogna e Andalusia hanno Statuti che assumono competenze specifiche in materia di protezione degli animali. A livello statale, non esiste una regolamentazione quadro che regoli la proprietà e la protezione degli animali domestici. Ma ci si aspetta che le cose cambino. Nel mese di giugno 2014, il Ministero dell’Agricoltura, dell’Alimentazione e dell’Ambiente (MAGRAMA), ha pubblicato il progetto di legge che stabilisce le norme di base per il commercio e la proprietà responsabili di cani e gatti. Questa bozza dovrà ancora passare attraverso una serie di fasi prima di essere approvata e potrà essere modificata durante il processo.

Notizie degne di nota:

  • Divieto di mutilazione, compresa l’amputazione della terza falange (rimozione degli artigli), a meno che l’animale non abbia necessità terapeutiche o quando sia essenziale per lo scopo cui l’animale è destinato (previa autorizzazione dell’Autorità Competente)
  • Utilizzare gli animali negli spettacoli o come rivendicazione pubblicitaria se ciò causa loro angoscia o sofferenza.
  • È vietata la commercializzazione di cani e gatti nei negozi di animali.Negozio di animali
  • La trasmissione di cani e gatti può avvenire solo attraverso allevatori o istituti di affidamento.
  • Fornitura della figura del contratto di donazione.
  • Obbligo di informare nel contratto di donazione di aspetti come l’aspettativa di vita e i costi annuali approssimativi per mantenere l’animale in buone condizioni.
  • Istituzione di due categorie di allevatori: allevatore regolare (ha più di cinque animali destinati alla donazione o alla commercializzazione o più di una cucciolata all’anno) e allevatore occasionale (meno di cinque animali e un massimo di una cucciolata all’anno)
  • Gli animali di età inferiore alle otto settimane non possono essere commercializzati.
  • Non può essere commercializzato, donato o dato in adozione ad un animale senza la sua identificazione secondo le normative vigenti (microchip) microchip_f
  • Regolamentazione nei trasporti.
  • Obbligo di denunciare la perdita di un animale entro un termine massimo di sette giorni, da quel momento in poi si intenderà che si tratta di un animale abbandonato.

Aspetti che ci sfuggono o non regolamentati:

  • Sono esclusi tutti gli animali domestici tranne cani e gatti.
  • Poca specificità nel concetto di “abuso di animali” (si presterà a molte interpretazioni)
  • Mancano ancora i regolamenti che regoleranno le attuali carenze di questo progetto, che dovrebbero essere pronti in un periodo compreso tra sei mesi e due anni dopo l’entrata in vigore dei regolamenti. Ad esempio, non è ancora specificato come dovrebbe essere l’identificazione degli animali.
  • Non è obbligatorio registrare gli animali nei censimenti comunali
  • Vi sono carenze in termini di istituzione di sanzioni accessorie. Ad esempio, nel divieto di acquisire animali da parte della persona sanzionata.

Benessere degli animali

Noi di Ortocanis speriamo che la bozza possa includere alcune delle carenze e avanzare, poiché significa un passo avanti verso una società più giusta con tod@s. Fonte: Cristina Bécares Mendiola – www.derechoanimal.info

www.ortocanis.com

Sedia a rotelle per cani e gatti