La Spagna vieterà gli interventi di chirurgia estetica sugli animali domestici
- Dopo l’approvazione da parte del Consiglio dei Ministri questo venerdì, la Spagna aderirà a una convenzione europea sulla protezione degli animali.
- Questo testo vieta gli interventi chirurgici volti a modificare l’aspetto degli animali, come il taglio di orecchie e code.
- Limita inoltre l’uso di animali domestici nella pubblicità e negli spettacoli e regola gli obblighi dei singoli e delle amministrazioni.
- Le associazioni animaliste hanno applaudito la notizia.
Il Consiglio dei Ministri ha autorizzato questo venerdì la firma della Convenzione Europea sulla Protezione degli Animali da Compagnia del Consiglio d’Europa, che propone di limitare l’uso di animali domestici nella pubblicità e negli spettacoli e vieta le operazioni chirurgiche senza scopo curativo.
Ai sensi della Convenzione, sono vietati gli interventi chirurgici volti a modificare l’aspetto degli animali o a raggiungere altri obiettivi non curativi. Allo stesso modo, ogni persona che possiede un animale è responsabile della sua salute e del suo benessere, quindi stabilisce che l’allevamento, la custodia e il commercio degli animali devono essere effettuati da persone con le conoscenze adeguate. Inoltre, l’uso di animali domestici nella pubblicità e negli spettacoli è limitato in modo che la loro salute e il loro benessere non siano messi in pericolo.
Un accordo tra 18 paesi
Questa Convenzione è il quadro giuridico per i 48 paesi membri del Consiglio d’Europa, compresi i 28 dell’Unione Europea, che stabilisce i principi di base per garantire la protezione degli animali domestici e gli obblighi, sia delle amministrazioni che degli individui. Stabilisce inoltre che devono essere adottate misure per la gestione degli animali randagi e che deve essere incoraggiato lo sviluppo di campagne di informazione ed educazione.
Dopo l’autorizzazione del Governo, l’Accordo sarà trasmesso al Parlamento. Una volta terminata l’ultima fase del suo trattamento, la Spagna sarà il 18° Stato membro dell’Unione Europea ad aderire a questa Convenzione. L’adesione fornisce un quadro legislativo di base sulla protezione degli animali da compagnia che promuoverà lo sviluppo e il coordinamento delle azioni in questo settore.
Una richiesta che viene da molto tempo fa
In risposta all’annuncio del Consiglio dei Ministri, l’Associazione Nazionale per la Difesa degli Animali (ANDA) ha accolto con favore la decisione che chiede “da più di dieci anni” e che rappresenta la creazione di un quadro legislativo comune per tutta la Spagna. A suo avviso, l’adesione della Spagna alla Convenzione europea per la protezione degli animali da compagnia, firmata a Strasburgo nel 1987, contribuirà a un’interpretazione “più coerente e sistematizzata” della protezione degli animali. Inoltre, sottolinea che tale adesione stabilisce orientamenti generali applicabili in tutto il territorio spagnolo e coinvolge “direttamente” il Regno di Spagna e i suoi governi centrali, nel rispetto delle normative di base che garantiscono adeguati livelli di benessere per gli animali. Il suddetto accordo riconosce il rapporto “speciale” degli animali da compagnia con l’uomo e ne evidenzia il contributo alla qualità della vita e il conseguente valore per la società. Nello specifico, ricorda che, ad esempio, si tratterà di dissuadere i minori di 16 anni dal regalare animali domestici senza l’espresso consenso dei genitori o come premio o bonus; l’allevamento non pianificato di animali da compagnia e il grave rischio per la salute e il benessere degli animali selvatici acquisiti o introdotti come animali da compagnia. Infine, l’ANDA sottolinea in una dichiarazione che spera che l’elaborazione finale di questo accordo sia “il più agile possibile”, in modo che possa essere approvato prima della fine della legislatura.
Fonte: www.20minutos.es






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